Quaresima 2020

Riflessione del giorno

Guida alla lettura

Il libro dei Salmi raccoglie la gran parte delle preghiere contenute nell’Antico Testamento. Collezione composta per usi liturgici al Tempio di Gerusalemme, il Salterio è diventato il libro di preghiera di Israele e poi della Chiesa. Al suo interno esistono varie sezioni e tradizionalmente è attribuito al cantore per eccellenza che è stato il re Davide.

La scelta qui operata segue due criteri:

  1. Il Salterio può essere adottato con una scuola di preghiera, alla quale siamo iniziati alla lode, alla supplica e alla promessa.
  2. Il Salterio è una guida alla comprensione del mistero di Cristo come dice lo stesso Gesù apparendo e discepoli la sera di Pasqua: “bisogna che si compiono tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosé, nei profeti e nei salmi.” (Lc 24,44)

A questa seconda linea si ispira la scelta per le domeniche (in collegamento il Vangelo del giorno) e per la Settimana Santa. La settimana iniziale raccoglie alcuni dei cosiddetti salmi penitenziali tipici della Quaresima. Le altre settimane seguono lo schema della lode (inno, benedizione  e acclamazione); meditazione sapienziale (sulla Legge e sulla vita); supplica (lamentazione, invocazione, fiducia); promessa (accoglienza e scoperta della salvezza).

A distanza di millenni, i Salmi sono preghiere per noi ancora valide. Sono la risposta esemplare in forma di preghiera l’iniziativa di Dio. Vi troviamo le gioie e le tristezze, le certezze e i dubbi, le speranze e le scelte che accompagnano la nostra vita oggi. Tuttavia non pretendono di essere l’espressione più perfetta della preghiera. Anche i Salmi infatti sono condizionati dal loro tempo e dal momento del cammino che non è ancora giunto alla meta. La loro imperfezione non è dissimile dalla nostra. Si deve, dunque, imparare a non scandalizzarsi di fronte a qualche espressione forte o portante in cui possiamo imbatterci. del cammino che non è ancora giunto alla meta.

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